martedì 19 giugno 2012

Taccuino di viaggio: Rimini

[di Loredana Cangini]


Appena arrivate la meravigliosa Sala del Podestà ci accoglie con un abbraccio materno.
Degno dell’accoglienza che Rimini riserva a chi la visita.

Io e Alice siamo riminesi, ma è la prima volta che entriamo con i nostri disegni in un luogo tanto “ufficiale”. Una bella emozione anche per noi.

È mattina presto e stiamo per allestire la mostra.
Non facciamo in tempo ad affacciarci al salone che siamo subito circondate da una nuvola
di ragazzini febbricitanti.
Tirano fuori i libri dagli scatoloni e li ripongono ordinatamente sui tavoli.
Corrono in tutte le direzioni, puliscono e ridono.
Ecco, quello è lo scatolone della Szymborska.
Ci sarà uno scaffale tutto per lei! Accanto alle nostre illustrazioni.

I ragazzini sono dei volontari di “Mare di libri”.
Sono ragazzini che leggono.
Ebbene sì, ne esistono ancora, penso con un sospiro di sollievo.
Leggono e si danno da fare per mettere in piedi una manifestazione
che si occupa di letteratura per ragazzi.

Io e Alice cominciamo a prendere misure e battere chiodi.
Salgo sulla scaletta e guardo dall’alto la sala: è maestosa.
Il sole, ha già inondato piazza Cavour. Lo vedo dalle grandi vetrate ad arco.

I ragazzini continuano a lavorare senza posa.
Anzi no, qualcuno ogni tanto si ferma e rimane incantato dalla copertina del libro che tiene in mano. Comincia a sfogliarlo. Lo gira e lo rigira. Lo sguardo si fissa su qualche riga a caso.
Poi lo ripone e ricomincia a pulire, spazzare, ordinare pile di libri.
Ma è ancora con la testa da un’altra parte.

Io e Alice lavoriamo senza parlare.
Solo qualche cenno su certi piccoli dettagli dell’allestimento rimasti in dietro,
ma siamo istintivamente d’accordo su come sistemare le cose. Procediamo serene.

Guardiamo ad una ad una le illustrazioni delle nostre compagne del collettivo.
È bello tenerle tra le mani. Poterle avvicinare agli occhi e ammirarne i dettagli.
C’è un attimo in cui sembriamo come i ragazzini che ci circondano.
Con qualcosa tra le mani che ci attira e ci piace.
Bene!

Passa circa un’ora e l’allestimento è finito. Mi allontano per guardare l’effetto dell’insieme.
Sono soddisfatta. Anche Alice lo è. Siamo ancora d’accordo.
Sorridiamo mentre raccogliamo le nostre cose e solo adesso mi accorgo del ripiano allestito alle nostre spalle da una coppia di volontarie silenziose.
È pieno di libri della Szymborska. Le due ragazzine stanno sfogliando “La gioia di scrivere”.
Hanno appoggiato per un momento scopa e strofinaccio in un angolo.
Tengono il libro tra le mani come se fosse un tesoro. Lo sfogliano incantate.
Sembriamo io e Alice da bambine.

Mentre mi allontano, penso che in momenti come questo, è chiaro il senso del nostro progetto.
E l'impegno viene subito ripagato.


Piazza Cavour
Il palazzo del Podestà
La locandina che indica la via

Wislawa Szymborska a Rimini!

"Collettivo Nie Wiem" ospite nella magnifica Sala del Podestà



Grazie a tutti gli amici del nostro "Collettivo"


Valigia pronta! "Nie Wiem" è in partenza per Venezia


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