giovedì 9 agosto 2012

Radio Nie Wiem, cronache maceratesi

[di Roberta Milanesi]

Mi vengono in mente i racconti di un tempo, quando si stava incollati alla radio ad aspettare una notizia.
Si prendeva appuntamento con lei, la radio, per sentire un concerto speciale, o ascoltare aggiornamenti importanti, anche drammatici, come la guerra.
Si restava incollati a lei, la notte, per sentire il rock, trasgressivo, vietato.
Si teneva l’oggetto vicino come un amico prezioso, perché dalla radio giungevano le onde della vita, un’energia ch’era altrove.
Racconti di un tempo…

Il 18 di luglio 2012 inaugura a Macerata la quarta tappa di Nie Wiem.
Io non c’ero, sarei arrivata di lì a poco, e così ho fatto affidamento al cellulare con la stessa trepidazione con cui, nei tempi di non tecnologia ci si aggrappava alla radio per ascoltare. Curiosa e avida di sapere come stava andando l’inaugurazione del secolo, mi sono attaccata al telefono nella stessa maniera.
Si! Lo confesso pubblicamente: Macerata con la sua Fabbrica delle Favole è la mia famiglia artistica, la culla dei miei fogli, la patria dei miei acrilici, la musa dei miei pennelli.
Sono di parte: amo quella piccola bollente città che vivo d’estate, una settimana l’anno, capace di scoperchiare l’anima ed i sogni, di aprire la notte a interminabili chiacchierate, di rovesciare i cuori degli allievi sui banchi dell’accademia.



Senza nulla togliere ai precedenti vernissage - di Crema nella biblioteca civica, di Rimini con l’evento "Mare di libri", di Venezia con la notte bianca "Art Night" in Ca’ Foscari, preziosi e fondamentali per aprire la strada al collettivo, - la quarta tappa è stata esplosiva.
Caldamente raccomandata urbi et orbi dalla Presidente fabbrica delle Favole, Eleonora Sarti - generosa e preparatissima organizzatrice di tutta la macchina fiabesca, nonché cara amica - l’inaugurazione della mostra del collettivo, ospitata nella biblioteca comunale Bozzi Morgetti, ha visto più di un centinaio di persone concentrate sulle illustrazioni abbinate alle meravigliose poesie, il tutto accompagnato da un bicchiere di vino rosso e salatini.
Una splendida cornice dove aspiranti illustratori, giovani talenti in erba, organizzatori, prestigiosi editori, insigni e gloriosi illustratori, hanno ‘guardato’ il lavoro di queste dieci ragazze collettive, ne hanno riconosciuto l’impegno, la passione, lo slancio.
All’inaugurazione io non ero presente, ma il collettivo è un coro, una voce unica, e so ch’è andata esattamente così come mi è stato entusiasticamente raccontato e come la documentazione fotografica conferma!
Arrivata in città il 29 luglio, mi sono goduta l’ultima settimana di mostra.
Ho accompagnato gli amici, ho raccolto complimenti, ho raccontato loro l’iniziativa e il perché ci chiamiamo Nie Wiem: non ho potuto far altro che ripetere le parole di Wislawa, alla lettera: l’ispirazione, qualunque cosa sia, nasce da un incessante “Non So”.





Non sapere conduce lontano, non sapere apre le porte, non sapere fa emozionare.
Tornare a Macerata questa volta è stato ancor più speciale per me, perchè c’ero anche io, finalmente con il mio lavoro, insieme ad altre nove splendide persone che il fato mi ha donato d’incontrare.
A questo punto chiudo questo mio resoconto, assai poco diplomatico, formale ed esplicativo.
Molto di pancia, mi rendo conto, ma molto vero, credetemi !

Il collettivo Nie Wiem ringrazia l’organizzazione tutta della Fabbrica delle Favole,
Alessandra Sfrappini, Direttrice Istituzione Macerata Cultura - Biblioteca e Musei, insieme a Massimiliano Pavoni, Istruttore direttivo biblioteca - Responsabile unità operativa che ci hanno ospitato nei locali della biblioteca Mozzi Borgetti e tutti coloro che hanno preso parte alla mostra, in ogni forma e maniera.

Ringrazio personalmente Nora Sarti, Mauro Evangelista, Alessandra Sconosciuto, Francesco Giustozzi, Michela Avi.
E dedico questa mia energia a Giorgio Marangoni, preside dell’Accademia, indimenticabile…

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